La tovaglietta degli Alpini per le Feste con INCHIOSTRI x ALIMENTI con certificazione.
Sagra degli Alpini Tovagliette
Le tovagliette degli Alpini sono imballate in scatole bianche da 1.500 pezzi e termosaldate con cellophane ogni 300 pezzi così che siano molto comode da utilizzare, lasciando sempre le altre risme ben protette da qualsiasi cosa.
La tovaglietta degli Alpini è la tovaglietta dedicata ad uno dei più famosi, decorati, ammirati e amati corpi d’armata dell’esercito italiano.
L’amore e l’onore di questi particolari combattenti di montagna risale alle due guerre mondiali, la prima per le incredibili battaglie avvenute in cima alle Alpi, in condizioni impensabili, la seconda guerra nei più svariati fronti e soprattutto durante la terribile ritirata di Russia.
Oggigiorno gli Alpini sono nel cuore degli italiani, sempre pronti ad accorrere nel momento del bisogno a dare una mano, sorretti da uel grande spirito di solidarietà ed altruismo che li hanno sempre contraddistinti.
La tovaglietta riporta forse le tre più famose canzoni del corpo: “Sul cappello che noi portiamo”, “Era una notte che pioveva” e “Vecchio scarpone”.
A grande richiesta riportiamo i testi Sagra degli Alpini Tovagliette:
“Sul cappello che noi portiamo”
Sul cappello, sul cappello che noi portiamo, c’è una lunga, c’è una lunga penna nera. Che a noi serve, che a noi serve da bandiera, su pei monti, su pei monti a guerreggiar. Oi la la.
Evviva evviva il reggimento, evviva evviva il 6° degli Alpin. Evviva evviva il reggimento, evviva evviva il 6° degli Alpin.
Su pei monti, su pei monti che noi saremo, coglieremo, coglieremo le stelle alpine, per portarle, per portarle alle bambine, farle piangere, farle piangere e sospirar. Oi la la.
Evviva evviva il reggimento, evviva evviva il 6° degli Alpin. Evviva evviva il reggimento, evviva evviva il 6° degli Alpin.
“Era una notte che pioveva”
Era una notte che pioveva e che tirava un forte vento, immaginatevi che grande tormento per un alpino che sta a vegliar.
A mezzanotte arriva il cambio accompagnato dal capoposto: ” Oh sentinella torna al tuo posto, sotto la tenda a riposar!”.
Quando fui stato nella mia tenda sentii un rumore giù per la valle, sentivo l’acqua giù per le spalle, sentivo i sassi a rotolar.
Mentre dormivo sotto la tenda sognavo d’esser con la mia bella e invece ero di sentinella a fare la guardia allo stranier.
“Vecchio scarpone”
Lassù in un ripostiglio polveroso fra mille cose che non servon più, ho visto un poco logoro e deluso un caro amico di gioventù.
Qualche filo d’erba con fango diseccato, fra i chiodi parea conservar, era uno scarpone militar.
Vecchio scarpone quanto tempo è passato, quante illusioni fai riviver tu. Quante canzoni, sul tuo passo ho cantato che non scordo più.
Sopra le dune del deserto infinito, lungo le sponde accarezzate dal mar. Per giorni e notti insieme a te ho camminato, senza riposar.
Lassù fra le bianche cime di nevi eterne immacolate al sol, cogliemmo le stelle alpine per farne dono ad un lontano amor.
Vecchio scarpone quanto tempo è passato, in mezzo al fango con la pioggia e col sol, forse sapresti, se volesse il destino camminare ancor.
Vecchio scarpone, fai rivivere tu la mia gioventù.
Sagra degli Alpini Tovagliette
Evviva gli Alpini!